Kikipelosi

13 anni fa ho trovai Cotone in una zona industriale di un paese vicino a quello in cui vivo. Lui era mezzo morto e aveva solo 2 mesi. Lasciato lì, solo, indifeso, abbandonato, steso per terra, disidratato e senza forze come fosse un tappeto inutile da buttare in discarica. Non ci ho pensato molto e quel tappeto super peloso l’ho sollevato con estrema delicatezza e portato a casa.

Da allora è sempre stato il mio principe, il mio amore grandissimo e un compagno di vita silenzioso, a volte burbero a volte impossibile da gestire, a volte fuggiasco a volte disturbatore, a volte di una dolcezza talmente infinita, quasi insopportabile da sostenere in un solo cuore… ma soprattutto Cotone è il mio tutto, una presenza costante e meravigliosa in tutte le fasi della mia crescita.

Quest’anno Cotone ha cominciato a manifestare chiari e ovvi segni di invecchiamento – sta benissimo, è forte e sano, un cagnone senza alcun problema di salute, intendiamoci – così ho voluto omaggiarlo con un compleanno molto privato, tra noi, ma poi l’ho voluto condividere con voi perché la nostra storia è molto simile a quelle di tante altre persone che hanno cani anziani, pietre miliari della loro vita, cani spettacolari….e quindi perché non mostrarvi anche questa parte di me?

Di questa festa non voglio raccontare i dettagli da pet party planner o da pet chef, non me ne frega niente, e non perché non ci sia nulla da dire, anzi… ma vorrei solo che guardaste le foto e capiste la profondità della relazione che può esserci tra un cane e un essere umano. Vorrei che capiste che bisogna rispettarli, capire il loro carattere e trattarli come esseri capaci di bontà infinita e fedeltà assoluta. E credetemi, non sono parole dette alla cavolo, solo per farvi intenerire. Nel mio vocabolario e nella vita io non sono la “padrona” di Cotone e nemmeno la proprietaria, perché lui è famiglia.

Allora, ecco qua amici, questi siamo noi. La mia famiglia pelosa in una mattina del 3 marzo 2016

Buon compleanno amore mio, spero che la festa ti sia piaciuta.